Da venerdì 24 marzo in radio e in tutti gli store digitali “PAURA E PACE” il nuovo singolo di Ivan Segreto https://bfan.link/pauraepace
VIDEO UFFICIALE https://www.youtube.com/watch?v=_nlVlFuSCTM
Ivan Segreto nel suo nuovo lavoro ci conduce alla riscoperta della pace: una dimensione personale, intima, prima che politica, e che ha come condizione il perdonare, il perdonarsi.
Con una ballata dolcissima ci aiuta a entrare in uno spazio di riflessione e meditazione, illumina il cuore e la mente, stimola tutti i sensi con il chiarore del bianco, il sapore del sale, il calore del fuoco; ci aiuta a comprendere che noi stessi possiamo scegliere tra la pace e la paura, tra la pace e la guerra.
La pace non esiste se non esistiamo in pace.
Sembra quasi che le guerre del nostro quotidiano si siano manifestate in qualcosa di più vasto, ma il meccanismo è sempre lo stesso, cercare un nemico da affrontare, da sconfiggere, a cui dare la responsabilità delle nostre scelte.
Il brano parla di un possibile antidoto che mi ha aiutato a disinnescare la mia sofferenza –racconta Ivan – non parla di nemici, non parla di alleanze, ma di ascolto e dialogo.
Paura e Pace è un dialogo con me stesso, attraverso il quale ho provato a guardare con sincerità le mie difficoltà.
L’andamento del brano, lento ma sostenuto, è come un volo accompagnato da una voce sussurrata, da poche semplici parole e da uno struggente intermezzo strumentale di archi scritto da Accursio Cortese ed eseguito dal quartetto Nous.
La pace dunque è il risultato di una scelta, implica una volontà, un’azione.
La copertina, disegnata da Mauro Biani, sostenitore del Movimento Non violento e di ogni anelito pacifista, nella sua semplicità ribadisce questo concetto: una colomba vola solo se c’è una mano che la sostiene e infine la lascia andare. Ma è una colomba di carta: è stata cioè ideata, disegnata, piegata e indirizzata dall’uomo.
Ivan prosegue su questo solco, regalando un brano che tocca le emozioni più profonde, commuove e lascia un piccolo seme nel cuore.
Alla base della narrazione del video, che ha la regia di Lino Costa, il confronto generazionale.
L’importanza di un dialogo aperto e sincero con il nostro futuro, i nostri figli è l’antidoto a questa violenza verbale e fisica, dilagante.
Gli adulti di oggi hanno il difficile compito di rinsaldare ed in alcuni casi di ricostruire da capo il ponte utile al dialogo intergenerazionale –afferma Ivan– non usando solamente logica e ragione o appellandosi a chissà quale memoria culturale, ma capendo che i nostri figli non sono solo ad un passo da noi, bensì ad una voragine di distanza e l’unico modo che abbiamo per coprire questa distanza è il cuore. L’empatia, la presenza, l’amore. Far sentire loro il nostro rispetto e manifestare la nostra fiducia.
Ed anche quando non capiamo perché è davvero tanto difficile, dobbiamo aprire il cuore perché questo aprirà la mente, la mente lo seguirà, si accorderà a soluzioni nuove e nuovi orizzonti.
Ho voluto con me sul set Emma, mia figlia.